Ogni anno in Italia vengono effettuati circa 200 mila interventi di sostituzione protesica di anca, 65% dei quali per patologie degenerative della cartilagine.
Il costante aumento dei numeri è dovuto agli ottimi risultati ottenuti negli ultimi decenni in termini di longevità della protesi con una durata che può superare i 20 anni.
Questo dato associato ad un’aumento dell’aspettativa di vita ha portato la chirurgia verso una maggiore conservazione delle strutture ossee e una minore invasività dell’accesso chirurgico.
Negli ultimi anni tra le tecniche mininvasive la tecnica operatoria con accesso anteriore è quella che ha avuto i migliori risultati.
Ne parliamo oggi con il Dott. De Biase, responsabile del reparto di ortopedia.
“La chirurgia protesica di anca oggi è in grado di determinare un netto miglioramento della qualità di vita del paziente che decide di sottoporsi a questo intervento. Inoltre i dati dei registri che monitorizzano la sopravvivenza di una protesi ci dicono che la durata di una protesi può essere superiore a 20 anni”
Le tecniche che attualmente vengono maggiormente usate come la via posteriore e la via laterale rendono necessario , per arrivare sulla articolazione e sull’osso, la sezione di muscoli e tendine che poi verranno reinseriti. Va sottolineato che queste tecniche garantiscono comunque un ottimo risultato.
Nella nostra struttura, quando possibile, utilizziamo la tecnica mininvasiva con accesso anteriore.

Questo ci permette di rispettare tutte le diverse strutture muscolotendinee che di incontrano per arrivare all’osso senza dover tagliare nessun tessuto.

Inoltre la tecnologia industriale ci ha messo a disposizione protesi molto
piccole e personalizzate che ci consentono di risparmiare gran parte
dell’osso del paziente. Questo risparmio potrà essere utile in seguito per
una eventuale revisione della protesi.

Questo tipo di intervento necessita di un accurato studio preparatorio del paziente con esami che consentano di effettuare un plannig accurato del tipo di protesi da impiantare. Spesso questo viene fatto ricorrendo all’uso di software dedicati.
Nella maggior parte dei casi l’intervento viene effettuato in anestesia spinale.
L’intervento ha una durata simile a quella che si ha con le tecniche tradizionali.
Spesso il paziente promettersi in piedi il giorno stesso dell’intervento e si potrà muovere con più facilità rispetto alla riabilitazione con intervento tradizionale.
Nonostante questo vantaggio iniziale dobbiamo comunque sottolineare la necessità di effettuare un percorso riabilitativo per riprendere tutte le attività della vita quotidiana.
Nella nostra struttura dopo l’intervento si è subito trasferiti nel reparto di fisiatria dove con un protocollo tipo FAST TRACK verrà completato questo percorso.
Volendo riassumere i principali vantaggi che questa tecnica offre possiamo dire che avremo:
- Rapido recupero postoperatorio
- Una minore perdita ematica
- Minore dolore
- Riduzione notevole del rischio di lussazione della protesi rispetto alle altre tipologie di intervento
- Più rapida ripresa della vita quotidiana rispetto alle tecniche tradizionali
Con questa tecnica, conclude il Dott. De Biase, i pazienti potranno beneficiare di un netto miglioramento della qualità della vita quotidiana da subito dopo l’intervento. Per questo utilizziamo ormai di routine questo intervento per quasi tutti i pazienti affetti da patologie all’anca.
Per prenotare una visita specialistica utilizzare il numero: 0665656786